qualche notizia su Cydonia
Il 4 settembre 1976,le sonde Viking I e II avevano da poco raggiunto la superficie di Marte e si accingevano a trasmettere in diretta le prime immagini ad alta definizione del pianeta rosso.Finalmente si poteva sciogliere un enigma che teneva banco da molto tempo nel mondo scientifico.Era possibile la vita su Marte?Le prime foto non mostravano nessun segno di civiltà e nessuna forma di vita animale.Solo sabbia rossastra e un deserto di ciotoli.Questo paesaggio diventerà una costante nelle oltre 60000 fotografie inviate alla Terra.Poi,improvvisamente,mentre una delle sonde Viking sorvolava la zona di Cydonia Mensa,nella piana di Acidalia,fra le roccie sembrava di vedere traccia di alcuni manufatti artificiali.Sembravano delle antiche rovine:vi erano una cittadella,una fortezza,una serie di piramidi,ma cosa più sorprendente,chiara ed inequivocabile,si distingueva l'effige di una sfinge!La struttura inquadrata dal Viking è lunga un chilometro e mezzo e ricorda decisamente un volto umano.Sembra avere un copricapo di foggia egizia sulla testa,occhi profondi,naso sporgente e,secondo alcuni,la bocca atteggiata in un sorriso.In più,a 15 km da quel grosso testone di pietra,vi sono alcune insolite formazioni rocciose che sembrano disegnare una fortezza triangolare e ben 6 piramidi a quattro e cinque lati,molto ben definite e apparentemente orientate verso i punti cardinali proprio come quella dell'Egitto.
Richard Hoagland,ricercatore ed ex collaboratore della Nasa,ha preso a cuore la vicenda,tanto da aver sviluppato una propria teoria:"Non possiamo escludere - afferma - che mezzo milione di anni fa qualcuno abbia costruito su Marte un osservatorio piazzato accanto ad una delle piramidi:la sfinge segnava,appunto,il traguardo del sole nascente..."Gli fa eco l'astronomo francese
Emmanuel Davoust:"Effettivamente una delle strutture,dopo il trattamento che ha rimosso le ombre e le impurità nelle foto, sembra proprio ricordare un viso dai tratti umani..."Una simile notizia,che a regola avrebbe dovuto scatenare un finimondo scientifico,è passata invece in secondo piano.Nei pochi articoli di giornali pubblicati all'epoca,gli scienziati della Nasa liquidavano l'intera vicenda come un gioco di luci e ombre.La foto finì,perciò,dimenticata negli archivi dell'ente spaziale americano.Lì rimase fino all'80,quando due esperti in computer,
Vincent Di Pietro e
Gregory Molenaar,la ritrovarono assieme ad un'altra foto,presa da altra angolazione e con una luce differente.Il confronto fra le due immagini,secondo Di Pietro "
dimostrava inequivocabilmente che la faccia di sfinge non era un effetto ottico ma la rappresentazione di una struttura monumentale e simmetrica,che non poteva essere opera della natura.In pratica avevamo a che fare con il rilievo di una faccia umana sullo sfondo del paesaggio marziano...".Dopo quanto accaduto,molti ricercatori,alcuni dei quali anche provenienti dagli ambienti Nasa,e molti studiosi di ufologia,si sono gettati sulla curiosa notizia.Inevitabilmente giornali e mass media di tutto il mondo hanno divulgato il più possibile notizie anche fantasiose e improbabili.E' ad esempio opinione dello scrittore viennese
Walter hain che la sfinge di Cydonia sia in realtà l'esatta riproduzione del volto della Sindone(
).Hain,oltre a riscontrare un'affinità fonetica tra Cydonia e Sindone,ritiene di scorgere sulla fronte della sfinge nientemeno che i fori della corona di spine di Cristo...Ma c'è anche chi è convinto che il volto raffigurato sulla superficie di Marte sia quello di Kennedy o addirittura di Elvis Presley.Anche
Hoagland è giunto a teorizzare una complessa e tortuosa
geometria tetraedrica marziana in base alla quale si ricaverebbero delle costanti matematiche e degli orientamenti di particolare significato.Il culmine dell'entusiasmo lo si è raggiunto,però,quando
Molenaar e
Di Pietro hanno affermato di aver scoperto altre due sfingi nella regione marziana di
Utopia.Una di queste era identica al volto di Cydonia,salvo un danno al naso molto simile a quello che si riscontra nella sfinge di Giza in Egitto;l'altra,lunga due km e mezzo e larga due,era più a sud della precedente.Dulcis in fundo,all'altezza del polo sud marziano venivano identificate una serie di rovine ciclopiche che ricordavano una città incas
Richard Hoagland non batte ciglio a questo proposito e dichiara:"Perchè stupirsi di tutto questo?Ci sono molte similitudini fra le piramidi merziane e quelle egiziane,per forme,misure ed orientamento.
Non per niente Il Cairo,in arabo,significa Marte...".................
continuerò il post in un secondo tempo per evitare di farne uno troppo lungo. . . o forse dovevo pensarci prima???
[Modificato da steve. 24/01/2004 13.19]
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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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