Un saluto a tutti, io mi chiamo Giorgio e sono stato contattato da Nibirumarduk per la questione del viaggio in Tibet...
Sono un appassionato di misteri e pubblico le mie teorie in siti web... Mi interesso anche del mistero di Agarthi, in particolar modo da quando ho letto il libro di MacLellan più sopra segnalato. Ve lo consiglio perchè è un libro davvero interessante. Ma se si vuole compiere davvero una spedizione in Tibet bisogna tener conto di alcuni dettagli non trascurabili. La leggenda dice che "nessuno torna vivo da Agarthi", non voglio spaventarvi, però è giusto che sappiate (ma penso che lo sappiate già) che anche se dovessimo davvero trovare Agarthi, difficilmente potremmo tornare indietro. Chi ci è riuscito è stato messo nelle condizioni di non rivelare a nessuno l'ubicazione della città, lascio immaginare a voi come. Ma non solo. Va bene per il viaggio, ma una volta lì? Agarthi è una città invisibile e le possibilità di trovarla, senza sapere dov'è, è molto ridotta. La ricerca potrebbe durare giorni, se non mesi. Chi ci finanzierebbe per un così lungo periodo? Non so... penso che se davvero vogliamo andare alla ricerca di Agarthi, dobbiamo andarci preparati, sapere dove andiamo esattamente... cosa difficile, visto che nessuno sa con esattezza da dove si possa accedere per arrivare nel sottosuolo. Esplorare le gole rocciose alla ricerca di un passaggio? Non ci si può affidare alla fortuna solamente... Io sono il primo che vorrei andare in Tibet alla ricerca della mitica Shamballah, ma sono anche realista e so che i sogni sono belli, ma purtroppo viviamo in una realtà che ha poco a che fare coi nostri sogni. Non dico certo che sia un'impresa impossibile, niente è impossibile, ma dev'essere chiaro che non sarà una passeggiata. Nessuno è mai ritornato indietro.
Gli speleologi li conosco io:
www.teses.net
sono miei conoscenti.
allora? cosa ne pensate? Ciao a tutti...
Giorgio