Scritto da: Gian1976 21/07/2005 15.53
Caro Nick,
vista la tua familiarità con le tematiche economiche potresti gentilmente postare un commento a caldo su questa notizia?
"Con una storica nota diffusa in tutto il mondo anche in inglese, la Cina ha annunciato la decisione di sganciare dal dollaro la propria moneta, lo yuan, e di rivalutarlo a 8,11 yuan per dollaro con una rivalutazione del 2,1%. Lo yuan sarà da oggi ancorato al paniere mondiale delle monete e non solo più al dollaro. La notizia ha provocato il calo del dollaro e l'immediato rialzo di euro e yen.(21 luglio 2005)"
Che tipo di implicazioni porterà questa decisione delle Cina?
Bella domanda. Al di là delle implicazioni legate alla speculazione, credo che a poco serva l'intervento della Cina. Mi spiego: da oggi importare dalla cina costerà qualcosa in più ed esattamente ci vorranno 0,123 dollari per yuan anzichè 0,120. Sono 5 anni che il mondo chiede alla Cina di rivalutare la propria moneta per rallentare l'economia. Per contro la cina ha sempre risposto picche. O meglio ha sempre dichiarato che così come non ha svalutato lo yuan quando l'economia rallentava, non intende rivalutarlo ora che l'economia galoppa. La decisione lascia sorpresi, ma è di così piccolo valore che presto i mercati valutari hanno iniziato a comprare dollari e dopo una breve puntata sopra 1.22 il dollaro è tornato a 1,21 contro euro. Il fatto che lo yuan da oggi in poi venga prezzato sulla base di un paniere valutario cambia poco, perchè in ogni caso non si possono comprare yuan senza prima comprare dollari. (così come non si possono comprare Yen senza comprare dollari). Significa che la già martoriata Europa, se ora vuole comprare yuan, li pagherà un po' più cari (passando dal dollaro). Un passo verso il rallentamento delle importazioni dalla Cina? Non credo proprio. Se si volessero rallentare le importazioni dalla Cina, lo Yuan dovrebbe apprezzarsi del 3000%.
Potrebbe comunque essere un piccolo passo verso un ammodernamento del sistema valutario cinese. Considera che gli istituti bancari cinesi sono ad un passo dal collasso, nonostante il governo continui ad iniettare liquidità (in dollari) alle banche cinesi. Addirittura la banca più in crisi in cina è proprio la più grossa banca cinese.
Infine considera che questa rivalutazione è stata richiesta dall'America stessa in forma maggiore.